Accessibilità Digitale

Accessibilità: Gli obblighi da Giugno 2025 per i privati

L’European Accessibility Act ha stabilito che a partire dal 28 giugno 2025, i siti web di alcuni settori di aziende private con più di 10 dipendenti o che producono più di due milioni di fatturato annuo dovranno rispettare gli stessi requisiti delle Pubbliche Amministrazioni in fatto di accessibilità.

Cosa significa questo?

  • Si dovranno seguire le linee guida sull’accessibilità (WCAG) più recenti
  • Si dovranno rendere accessibili i video auto-ospitati, ad esempio aggiungendo i sottotitoli, le immagini non decorative dovranno usare il testo alternativo e i PDF dovranno fornire alternative testuali alle immagini e ai grafici, ad esempio tramite la didascalia
  • Sarà fortemente raccomandato testare la navigazione del proprio sito web tramite l’uso delle tecnologie assistive, o quantomeno di strumenti come WAVE o MAUVE (leggi anche: 6 strumenti automatici per le analisi di accessibilità web) per individuare eventuali criticità

L’obiettivo dovrebbe essere già raggiunto oggi, quello che scatta il 28 giugno è solo l’obbligo ad essere conformi, ma tutte le realtà private dovrebbero attivarsi da subito per seguire questo percorso.

Ovviamente questo sarà molto difficile: in pratica, in modo simile a quanto avvenuto per il GDPR che ha colto molte realtà impreparate, gran parte delle aziende private si troveranno a dover riprogettare il proprio sito web in ottica di accessibilità e lo faranno solo all’ultimo momento, o comunque a partire da luglio 2025.

Considerazioni economiche

Da un lato, questo sarà sicuramente un onere importante, anche perché progettare un sito web accessibile significa uscire dai classici schemi, soprattutto grafici, ai quali siamo abituati. Molto probabilmente vedremo ridurre (e forse a buona ragione) alcune funzionalità molto diffuse, come i video in loop nello sfondo, o gli scorrimenti di slide che si avviano in automatico, o l’uso improprio dei tag html per i titoli (h1-h6).

Inoltre richiede un investimento economico importante rispetto ad un “classico” sito web: consideriamo che al giorno d’oggi, il peso in percentuale su un preventivo per quanto riguarda l’accessibilità è di almeno il 30-50% del totale: basti pensare che l’accessibilità riguarda sia la parte di design grafico (colori, font, spaziature), sia la parte di sviluppo web (codice HTML in particolare) ma anche la parte di gestione dei contenuti, che dovrà essere curata in modo molto diverso a come siamo abituati.

Conclusioni

Lo sapevate che le immagini inserite nel blog, se hanno un significato nel contesto, devono avere una alternativa testuale? Oppure che i titoli nella pagina devono seguire un ordine preciso, cioè dovremmo evitare di saltare da un h2 a un h4?

Possiamo almeno augurarci che questa sia un’ottima opportunità per andare verso un web, si spera, più sano e più usabile, o anche solo per ripensare alla logica di navigazione del proprio portale in un’ottica più semplice e lineare.

Fonti

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