Accessibilità Digitale

Come possiamo rendere accessibile un sito web

Per gli aspetti strettamente tecnici: Come sviluppare un sito web accessibile. Per ora soffermiamoci sugli aspetti informativi che possono farci capire quali tecniche dovremmo usare.

I punti più importanti che dobbiamo affrontare sono:

  • La progettazione del sito web con una visione accessibile fin da subito
  • L’alberatura del sito e il percorso di navigazione
  • Il tipo di esperienza che vogliamo offrire all’utente
  • Il codice di sviluppo, con particolare attenzione all’HTML
  • L’uso di strumenti automatici per l’analisi in fase di sviluppo e di post-sviluppo
  • L’analisi manuale e i relativi test manuali da parte degli utenti
  • Le tecnologie assistive

Come già possiamo immaginare, i temi che affronteremo sono complessi e richiedono molto studio e approfondimento. Per questo motivo il mio invito è quello di pianificare, un po’ per volta, la formazione necessaria. Sebbene possa andare contro i miei stessi interessi, quanto stiamo trattando non sarà sicuramente sufficiente per sapere tutto sull’accessibilità web.

Le informazioni da conoscere sono tantissime e in continuo aggiornamento, quindi la mia raccomandazione è di leggere anche altri articoli e seguire altri corsi. Vi indicherò alcune risorse utili da consultare che potranno aiutarvi.

Quando progettiamo un sito web, dobbiamo valutare diversi aspetti tra i quali il percorso di navigazione che vogliamo presentare all’utente, i componenti grafici che vogliamo inserire, il tipo di esperienza che vogliamo offrire.

La navigazione dovrebbe essere intuitiva e possibilmente divisa per sezioni, ma a questo bene o male siamo abbastanza abituati. In genere i siti web moderni si dividono in pagine istituzionali, come il Chi siamo e La nostra storia, e in pagine dedicate a prodotti e servizi, poi spesso abbiamo la sezione dedicata al blog, la pagina per i contatti, e a volte la pagina dedicata ai documenti e alle risorse multimediali da scaricare.

Ovviamente ogni azienda è diversa e quindi ogni sito web è unico, ma a grandi linee tutti seguono uno stesso concetto: riuscire a comunicare all’utente quello che si fa, e offrire i contenuti di interesse per portarlo a contattarci o ad acquistare i nostri beni e servizi.

Nel caso delle Pubbliche Amministrazioni, il focus è quello di fornire le informazioni al cittadino. Il sito di una azienda sanitaria dovrà concentrarsi sul rendere reperibili le informazioni sulle cure, i medicinali, i servizi di cura, i medici attivi nella zona, e via dicendo.

Diversamente, un comune vorrà comunicare gli eventi e le novità, offrire una serie di servizi online, oltre a fornire informazioni e documenti utili. Pensiamo ad esempio all’esigenza di rinnovare la carta d’identità o anche alla necessità di pagare una contravvenzione.

Un museo pubblico o una biblioteca comunale vorranno comunicare principalmente gli eventi organizzati, le ultime novità, i servizi offerti.

Insomma, ogni caso è diverso, e va analizzato di volta in volta, ma quello che possiamo fare è di progettare una soluzione digitale che sia allo stesso tempo piacevole per l’occhio ma anche funzionale per il cervello.

Se come cittadino devo pagare una multa, possiamo tutti immaginare il mio estremo senso di sconforto quando, oltre a dover fare un qualcosa che eviterei volentieri di fare, trovo anche delle difficoltà nel farlo perché magari il sistema di pagamento funziona male.

Ecco, immaginiamo lo stesso scenario per una persona affetta da qualche tipo di disabilità, magari anche grave: la difficoltà e il dispiacere aumentano esponenzialmente.

Questi sono solo alcuni degli aspetti da tenere in considerazione in fase di progettazione.

Per quanto riguarda la fase di sviluppo tecnico, ciò che sicuramente ci aiuta sono gli strumenti automatici: li vedremo meglio in una prossima lezione, ma intanto possiamo accennare al fatto che ci sono software, estensioni del browser, plugin e altro che possono darci un supporto nella creazione di un sito web.

Anche gli ambienti di sviluppo, cioè gli IDE, ormai stanno diventando sempre più integrati e integrabili con soluzioni che ci aiutano a creare codice accessibile. I CMS stessi sono sempre più attenti a rispettare le linee guida sull’accessibilità, permettendoci così di creare dei siti più accessibili.

Ciò a cui dobbiamo fare attenzione sono sicuramente l’uso dei plugin e dei temi, ad esempio per WordPress o Joomla, perché non sempre questi sono accessibili, o comunque spesso generano un HTML che non è accessibile.

Per fare un esempio, un plugin potrebbe creare il codice HTML di una immagine senza attributo alt per il testo alternativo, e questo può presentare un problema di accessibilità.

Diventa quindi molto importante conoscere l’argomento e avere l’esperienza necessaria per capire cosa è meglio fare. Non è detto che il plugin o il tema che abbiamo installato siano compatibili con i requisiti di accessibilità, e questo potrebbe far lievitare il budget perché dovremo sviluppare qualcosa di personalizzato, o quantomeno dovremo mettere mano al codice fatto da altri.

Durante e dopo lo sviluppo del sito, dovremo fare alcuni test manuali, ad esempio con lettori di schermo digitali, e avremo bisogno, se possibile, anche di far eseguire dei test da persone esterne, possibilmente affette da forme di disabilità diverse. Esistono delle associazioni che svolgono questo tipo di attività, a volte anche gratuitamente.

Ciò che gli utenti con disabilità usano per avere un supporto alla navigazione nel web si chiamano “tecnologie assistive” e sono di vario tipo: lettori di schermo, sintetizzatori vocali, dispositivi di puntamento, e altri ancora.

Tutti questi aspetti vanno tenuti in considerazione già dall’inizio, e la mentalità che dobbiamo avere è molto diversa rispetto a come siamo abituati. Non si tratta solamente di pensare a cosa vuole l’utente e a come lo vuole ottenere, ma anche a come possiamo aiutare ad ottenerlo in modo indiretto, cioè agevolando la sua esperienza prevedendo già quali difficoltà fisiche o psicofisiche potrebbe avere.

Un utente completamente cieco non capirà la differenza di colore che c’è tra la testata del sito e il contenuto principale, ma potrà capire il testo in esso contenuto. Anche per questo dovremo fare attenzione a come scriviamo i contenuti.

Come vedremo, un link “scopri di più” o “leggi tutto”, per quanto sia diffuso al giorno d’oggi, potrebbe rappresentare davvero un’ostacolo per l’utente, specialmente quando ne abusiamo in tutto il sito.

Allo stesso modo, un contenuto nascosto che appare solo a seguito di un click su un pulsante, per esempio un accordion, potrebbe risultare completamente invisibile all’utente che usa il lettore di schermo.

È nostro il compito di renderlo visibile e accessibile, almeno nel modo migliore possibile.

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