Accessibilità Digitale

Come usare WordPress per realizzare un sito web accessibile

WordPress è ormai il CMS più utilizzato per realizzare siti web. Nonostante i suoi difetti, ha il grande vantaggio di essere facilmente utilizzabile e di avere moltissime integrazioni, spesso gratuite, che permettono di ridurre di molto i costi di realizzazione di un sito.

Vantaggi

Uno dei vantaggi maggiori per chi sviluppa con WordPress è che in genere si riesce a trovare una soluzione relativamente semplice a qualsiasi problema o richiesta.

Se ci viene chiesto di creare un carosello di immagini, una galleria fotografica, un e-commerce, o altre funzionalità particolari, con WordPress troveremo quasi sicuramente un plugin, a parte per casi molto specifici, e riusciremo a soddisfare la richiesta con un investimento più contenuto rispetto a dover realizzare una soluzione custom.

Svantaggi

D’altro lato, sconsiglio WordPress per realizzare un applicativo custom, ad esempio un gestionale, sapendo che già usarlo per creare un e-commerce è un azzardo. In più è necessario imparare bene come funziona il CMS per poterlo personalizzare, ad esempio nella creazione di un tema custom.

I lati negativi principali che ha sono a mio avviso la scarsa sicurezza by-design, in quanto i file stessi del CMS sono in genere esposti nella cartella pubblica del sito (Document Root), e la bassa qualità del codice sorgente, sia per quanto riguarda il core, ma ancora peggio per quanto riguarda plugin e temi, soprattutto quelli gratuiti.

Per quanto riguarda la sicurezza, consiglio di valutare Bedrock, un’installazione “boilerplate” di WordPress con una logica più simile ad un framework PHP e con alcune interessanti vantaggi in termini di sicurezza.

Accessibilità

Per l’accessibilità, WordPress di base è pienamente accessibile, sia front-end sia back-end. I problemi potrebbero sorgere in caso di plugin e temi, soprattutto quelli gratuiti, perché spesso non ricevono aggiornamenti costanti e in ogni caso sono sviluppati un po’ da chiunque, anche da persone che potrebbero non conoscere bene il tema dell’accessibilità.

Il mio consiglio, se possibile, è di partire con un tema personalizzato, se abbiamo almeno 10 mila euro di budget da dedicare allo sviluppo, con l’ottica di riutilizzare il tema per altri siti che potremmo realizzare in futuro e migliorarlo nel tempo.

Se invece non abbiamo questa intenzione, e vogliamo qualcosa di già fatto, possiamo dare un’occhiata ai template creati da AGID per WordPress, hanno bisogno di essere personalizzati ma possono fornire una base di partenza, soprattutto se abbiamo poca conoscenza del codice di WordPress.

In alternativa, consideriamo solo temi a pagamento: in genere hanno un costo contenuto ma ne vale la pena. Possiamo guardare temi basati su Elementor (a mio avviso il migliore per quanto riguarda l’accessibilità) oppure Divi. In genere possiamo dare un’occhiata a marketplace come Envato o ThemeForest. Proviamo a cercare anzitutto un tema che sia già accessibile di default.

La mia esperienza in ogni caso è che ogni sito web ha bisogno di un design custom, è difficile essere in grado di prendere un tema così com’è e fare solo poche modifiche per quello che ci serve, per questo motivo incoraggio a realizzare un tema personalizzato, che poi in futuro potrebbe anche essere reso open source e venduto su licenza.

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