Le linee guida AGID sull’accessibilità spiegate in breve
L’AGID, Agenzia per l’Italia Digitale, è l’ente di riferimento nel nostro paese per quanto riguarda l’accessibilità web. Ha emanato delle linee guida da seguire, basate sulle rispettive versioni internazionali delle WCAG, sia per quanto riguarda i privati che per le Pubbliche Amministrazioni.
Tabella dei contenuti
Questi documenti sono la base per lo sviluppo di un sito web accessibile che sia conforme alla normativa italiana sull’accessibilità. Ovviamente è un tema piuttosto complesso ma è bene conoscerne almeno gli aspetti principali per evitare grossi errori.
Abbiamo già trattato alcuni aspetti come la dichiarazione di accessibilità, gli obiettivi di accessibilità e il meccanismo di feedback, quindi vediamo ora alcuni punti più tecnici, che affronteremo meglio parlando delle linee guida internazionali.
Contenuti accessibili
In buona sostanza, quello che dobbiamo sapere è che tutte le pagine web e i contenuti non web (come i PDF) che hanno a che fare con la PA, e a breve anche con molti privati, devono essere accessibili. Come ormai abbiamo capito, rendere un contenuto accessibile significa fare in modo che sia leggibile o consultabile dal più ampio numero di persone possibile, in particolare per gli utenti affetti da eventuali forme di disabilità.
Questo si traduce in una particolare attenzione alla scrittura dei testi delle varie pagine, news e quant’altro. Le immagini non decorative devono avere un testo alternativo, dobbiamo rispettare l’ordine gerarchico dei titoli, dobbiamo fornire alternative testuali ai contenuti multimediali, dobbiamo fare attenzione che lo scòpo dei link sia comprensibile.
Chi gestisce un sito dovrà assicurarsi che lo strumento usato permetta l’inserimento di contenuti accessibili. WordPress è un esempio di CMS accessibile by default. A questo proposito, può essere utile leggere: Come usare WordPress per realizzare un sito web accessibile.
Dal punto di vista tecnico, gli sviluppatori web devono fare molta attenzione al codice HTML usato, cercando di usare i giusti tag semantici e gli attributi appropriati. Per esempio, è meglio usare un <nav> invece di un <div role=”nav”>, questo argomento è trattato meglio anche qui: Come usare gli attributi ARIA e i role.
I criteri delle linee guida italiane
Le linee guida AGID hanno una loro numerazione ma in buona sostanza traducono quanto indicato dalle linee guida internazionali WCAG, e l’obiettivo che abbiamo è quello di rispettare almeno il livello AA delle WCAG 2.0.
Le WCAG 2.2, attualmente l’ultima versione, sono state rilasciate il 23 Ottobre 2023 e quindi è opportuno puntare a questo come requisito minimo per i nuovi siti, non avrebbe senso ignorare quest’ultimo aggiornamento, che comunque ha introdotto poche novità significative per chi deve occuparsi della parte di sviluppo web.
In ogni caso, il livello AA è quello che viene generalmente richiesto come requisito minimo, mentre il livello AAA è quasi sempre opzionale, anche perché alcuni punti della tripla A sono piuttosto difficili da soddisfare tecnicamente.
È anche bene comprendere che l’accessibilità è un tema molto ampio: qui ora ci stiamo occupando di quello che riguarda i siti web nello specifico, ma le stesse linee guida trattano anche Software e Applicazioni mobili, che possono avere degli aspetti diversi rispetto ad un sito web che viene visualizzato da browser. In buona sostanza comunque i punti da tenere presente sono gli stessi.
Abbiamo già visto anche il modello di autovalutazione per la dichiarazione di accessibilità, che racchiude punto per punto i requisiti da soddisfare in merito alle linee guida AGID e WCAG.
Andiamo quindi a comprendere meglio anche le linee guida internazionali.